Ad un anno dalla sua scomparsa, voglio ricordarlo con un brano che ho cantato e suonato molte volte. Dalla sentiva molto il trascorrere veloce del tempo; in un'altra delle sue hit dice, a proposito degli anni, :"...forse sono solo giorni e stan finendo tutti in fretta e in fila, non ce n'è uno che ritorni..."
Sembra solo ieri che la domenica
ci si chiudeva in casa con la radio,
vedevamo le partite contro il muro, non allo stadio.
Poi verso sera tutti fuori
ad ingrossare il mucchio della gente,
ad annusare il mondo e i suoi colori,
andando in giro senza far niente... niente.
Poi nel buio dei giardini sotto casa,
con le braghe nuove e la brillantina,
"se mi ami devi dirlo", "te lo dico domattina,
adesso è tardi...". Com'era tardi,
anche se il tempo non passava mai...
Come passi in fretta tempo, adesso corri più del vento,
io mi sono messo al centro e appoggiato al muro vedo
tutto che mi viene incontro, facce strane, un nuovo mondo
sotto un cielo capovolto, dentro al quale anch'io mi perdo...
E provo un piacere fisico,
come quando ero piccolo
e guardavo dal portico di S. Luca
le luci della città.
Questo è un mondo che non ha più distanze,
si può andare su e giù anche da Berlino,
"questa sera sono sola, sono sola da morire,
mi vuoi vicino ?"
Ci muoviamo al sabato tutti in fila,
tanto dura solo poche ore,
"parla forte, non ti sento,
non ti sento, ma mi piace anche il rumore".
Non ci sono più giardini sotto casa
e parlare al buio è un'illusione,
"se mi ami prova a dirlo, ma in silenzio per favore"
Anche se è tardi, sempre più tardi
e il tempo indietro non ritorna mai...
Come passi in fretta tempo, adesso corri più del vento,
io mi sono messo al centro e appoggiato al muro vedo
tutto che mi viene incontro, gente strana, un nuovo mondo
sotto un cielo capovolto, dentro al quale anch'io mi perdo...
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