Canzone dall'album "Solo Nomadi"
Immagini tratte da quadri di Pieter Bruegel il Vecchio e da un disegno di Albrecht Dürer.
Si muove l'acqua, gira il mulino
vortica il fumo sopra il camino
gira la strada ruota il destino
e il cavaliere và nel cammino.
Gioca la luna con nubi e il vento
giocano mode che seguono il tempo,
gioca nel canto il ricordo lontano
di un sogno già vero poi perso pian piano.
Gira la falce che taglia le spighe
girano note sopra le righe
girano foglie nel cielo d'inverno
gira il concetto di vero in eterno.
Girano cose, che per farsi baciare
alle donne piace ascoltare
sull'onda dell'aria del canto profano
di un amore che gioca nel campo di grano.
Giran Madonne per ogni verone
muovono luci, messaggi d'amore
segni rituali che si fingon quel mito
che tradisce morendo chi lo ha già tradito.
Rotola il sasso lungo il selciato
non ha radice l'eterno sbandato
con un ricordo di un vello spezzato
sopra un balcone dal sole indorato.
Gira il mercante per ogni contrada
gira il giullare che canta la strada
gira la viola quel modale pagano
che Dio non vuole nemmeno il guadagno
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