Qui corrono veloci le nuvole sarà l'altitudine
nel mio castello insieme a pace ed inquietudine
ma son binomi necessari nel diario di un uomo,
ritrovarsi di nuovo sotto esami e sia
insufficiente o buono ma domani
le qualifiche su carta saran buone per fare origami.
Sorprendente un suono, ritrovarsi in luoghi lontani
una notte e i suoi mille richiami.
Saranno i suoni a ridarci un passato
separando i rimorsi dai ricordi sul piatto
la puntina scorre sulla polvere e parto
cercando me stesso ma trovando qualcun'altro.
Non sono io che cresco è che si riduce il resto
e io rimango uguale perchè penso di riequilibrare l'universo.
Faccio un backup della realtà che condenso in ogni verso
per chi verrà e ne capirà il senso.
Tutto andrà all'inverso, rinascere morendo
sapendo di rimorire innocenti nascendo.
Non c'è fine, sono scherzi del tempo,
ora ieri è domani
e ogni notte ha i suoi mille richiami
perchè ogni nota ha i suoi mille richiami, perchè ogni notte ha i suoi mille richiami, perchè ogni nota ha i suoi mille richiami, perchè ogni storia ha i suoi mille richiami.
Ma ora con un passo faccio mille chilometri,
ville e baraccopoli, distese deserte e metropoli.
Chiudo gli occhi e sono al sud, mare e cielo blu,
è lì che vado quando sono giù
perché ognuno ha il suo posto per stare nascosto,
ognuno affronta il costo per ciò che gli è imposto,
ognuno è ruggine e ferro, un inverno in agosto,
un lucido inferno che fa il suo decorso,
ogni percorso là lascia una scia
e tu puoi ritrovarla in questa melodia
e se di notte ti svegli e mi chiami ricorda
le notti hanno mille richiami.
Ascoltando ogni canzone che ascoltavo con lei,
equalizzando il mio dolore che ora mando in delay,
sto ricordandomi l'odore dei capelli di lei
ed è per non cosumarlo che sti pezzi non li mando in replay.
Non sto reppando, sto solo pensando intensamente
e se apro bocca mi esce l'eco di quel che rimbomba in mente.
Focalizzarmi sul presente,
obbligarmi ad aggiornare la lista di ciò che conta veramente.
Si può far finta di niente,
o seguire ogni filo di un destino che ci rende marionette;
come quando morivo e ti urlavo ''rimani''
e lasciavo una storia e i suoi mille richiami.
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