Pag. 15 di "Storia di altre storie...":
"...A sera Don si attardò nello studio prima di andarsene a dormire. Adesso , avvertiva quello strano nervosismo foriero del passaggio di una canzone. Provò a mettere giù qualche accordo, ma - come capitava sovente - vi rinunciò quasi subito per non innervosirsi, non riuscendo a proseguire verso alcuna direzione. Al momento in cui entrò nella stanza da letto, notò che Lilli già dormiva incurante anche della luce accesa. Stette a osservarla per qualche minuto, notando quanto fosse bella, e seducente il contrasto della sua pelle ambrata, dei suoi lunghi capelli neri, con il biancore del cuscino. L'espressione serena e rilassata, lo affascinò. Chissà cosa le attraversava la mente in quell'istante e in tutti gli istanti che formavano il suo sonno. Ecco, fu quello il nuovo attimo fuggente. Tornò nello studiolo e in maniera del tutto naturale comninciò a scrivere sulle ali di una melodia rarefatta:
- Quando dormi e l'infinito - ti cammina nella mente - senza peso e senza tempo - io non posso dire niente - io non so che cosa senti - io non so che - cosa sogni - Un tormento sei per me.....-
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