CARLO BUTI -- LILI MARLEN (La canzone della lanterna); di Norbert Schultze -- Nino Rastelli; 1943; Orchestra diretta dal Maestro Mario Consiglio; Columbia DQ 3691.
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TESTO DELLA CANZONE E BIOGRAFIA DELL'INTERPRETE
TESTO:
Tutte le sere sotto quel fanal
presso la caserma ti stavo ad aspettar...
Anche stasera aspetterò
e tutto il mondo scorderò
con te, Lili Marlen
con te, Lili Marlen.
O trombettier, stasera non suonar,
una volta ancora la voglio salutar...
Addio piccina, dolce amor,
ti porterò per sempre in cuor
con me, Lili Marlen
con me, Lili Marlen.
Dammi una rosa da tener sul cuor,
legala col filo dei tuoi capelli d'or...
Forse domani piangerai...
ma dopo tu... sorriderai
a chi, Lili Marlen?
a chi, Lili Marlen?
Quando nel fango debbo camminar
sotto il mio "bottino„ mi sento vacillar...
Che cosa mai sarà di me?
Ma poi sorrido a penso a te
a te, Lili Marlen
a te, Lili Marlen.
Se chiudo gli occhi il viso tuo m'appar
come quella sera nel cerchio del fanal...
Tutte le notti sogno allor
di ritornar... di riposar...
con te, Lili Marlen
con te, Lili Marlen...
BIOGRAFIA (da Wikipedia):
Carlo Giuseppe Eugenio Buti (Firenze, 14 novembre 1902 -- Montelupo Fiorentino, 16 novembre 1963) è stato un cantante italiano conosciuto in tutto il mondo. Fin da giovane si fece apprezzare per la sua abilità nella tecnica dello stornello e, dopo gli studi musicali classici sotto la guida di Raoul Frazzi (successivamente maestro di Gino Bechi), iniziò a cantare nelle trasmissioni della allora EIAR (la futura RAI). Esordì con un repertorio di canzoni napoletane, ma il successo l'ottiene cantantando in "lingua" le romantiche: Portami tante rose (Bixio- Galdieri) e Violino tzigano (Bixio). Nel 1930 ottenne un contratto di incisione per la Edison Records, che lasciò nel 1934 per passare alla Columbia. A differenza di molti cantanti dell'epoca, Buti adottava uno stile maggiormente assimilabile alla canzone popolare piuttosto che a quello della classica aria da opera lirica in voga al tempo; questo stile particolare, tuttavia, non solo non penalizzò la sua carriera ma contribuì forse a determinare il grande successo che ebbe in carriera, una carriera assai lunga e prestigiosa al pari di quella di molti chansonnier di fama internazionalie terminata nel 1956 durante la quale incise 1.574 canzoni. Il successo di Buti superò i confini nazionali: vendette moltissimo in tutto il continente americano. Una strada gli è stata intitolata nella capitale argentina di Buenos Aires e in quella uruguayana di Montevideo.
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