Michele Montanari e Trio Lescano - Rose, rose (con testo) descargar videos gratis


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Duración: 03:11
Subido: 2014/01/19

MICHELE MONTANARI e TRIO LESCANO - Rose, rose; di Ansaldo - Borella; 1940; Orchestra Cetra diretta dal Maestro Pippo Barzizza; Parlophon GP 93076; dal film "Rose scarlatte" di Giuseppe Amato e Vittorio De Sica (il suo primo film).

N.B. Questo brano, già postato su questo canale il 15 agosto 2012, viene oggi ripubblicato con l'audio restaurato grazie alla collaborazione con l'Archivio del sito "Ricordando il Trio Lescano" che, per tutti gli appassionati, sarà un vero piacere visitare!! (su YouTube il canale "Ricordando il Trio Lescano" e poi sul web http://www.trio-lescano.it ).

TESTO DELLA CANZONE E BIOGRAFIA DEGLI INTERPRETI

TESTO:

Quante rose nell'april

sono sbocciate per te

nel tepor del primo sol

fiore più bello non c'è.

Rose

rose

voi ci date la felicità

sospirose

deliziose

come una fiaba d'amore.

Rose

rose

profumate di semplicità

quante cose

misteriose

fate sognare al mio cuore.

Questi fior

ti san dir

voglio te

solo te.

Quanti cuor

fan gioir

E il Paradiso fan sognar -- perché

Rose

rose

Voi ci date la felicità

capricciose

maliziose

come promesse d'amore.

BIOGRAFIA di MICHELE MONTANARI (da Wikipedia):

Michele Montanari (Noci, 16 settembre 1908 -- Torino, 11 luglio 1995) è stato un cantante italiano. Entrò all'EIAR vincendo, insieme ad Otello Boccaccini, Alfredo Clerici, Lina Termini, Gilberto Mazzi, Maria Jottini ed Aldo Masca, il concorso per voci nuove Gara nazionale per gli artisti della canzone, indetto dall'ente radiofonico nel 1938, iniziando ad incidere dischi per la Cetra ed a cantare nell'orchestra Barzizza con celebri brani come Grazie, Tu sei la musica, Marechiare, La canzone del boscaiolo, Notte sivigliana, Madonna malinconia, Prima di dormir bambina e Silenzioso slow, più noto come Abbassa la tua radio, per favor ed anche per il cinema, nei film La cena delle beffe di Alessandro Blasetti (1941), Carmela di Flavio Calzavara (1942), Campo de' fiori di Mario Bonnard e con Aldo Fabrizi (1943) ed I nostri sogni di Vittorio Cottafavi (1943). Nel 1940 con Alberto Rabagliati incide "Il canto dei volontari"; diventano molto popolari due canzoni che l'EIAR trasmetteva nel programma "Le canzoni del tempo di guerra": "Vincere, vincere" di Arconi e Zambrelli (ottobre 1940) e "La canzone dei sommergibili", di Ruccione e Zorro, con l'orchestra Angelini.

BIOGRAFIA DEL TRIO LESCANO (riduz. da Wikipedia e "Ricordando il Trio Lescano"):

Il trio Lescano fu un gruppo vocale femminile di origine nederlandese-ungherese di lingua italiana, originariamente composto dalle sorelle Alexandrina Eveline "Alessandra" (Gouda, 29 luglio 1910 -- Fidenza, 1º febbraio 1987), Judik "Giuditta" (L'Aia, 8 agosto 1913 -- ?) e Catharina Matje "Caterinetta" (L'Aia, 23 novembre 1919 -- Caracas, 3 ottobre 1965) Leschan. Il nome Lescano è dato appunto dall'italianizzazione del cognome delle tre cantanti. Fu attivo, nella citata formazione, tra circa il 1936 e il 1943; nel 1946 Catharina Matje lasciò il gruppo e fu sostituita da Maria Bria (Torino, 28 marzo 1925).

Gli anni fra il 1939 e il 1941 furono fondamentali nella loro storia: la popolarità era cresciuta tanto che vennero chiamate a inaugurare le trasmissioni sperimentali della "radiovisione", la futura televisione. Nel 1940 apparvero con un numero musicale (Oh! Ma-ma!) nel film diretto da Giacomo Gentilomo e dedicato all'EIAR Ecco la radio!. Il 30 marzo 1942, su proposta di Benito Mussolini, Vittorio Emanuele III concesse loro la cittadinanza italiana e la notizia - nonostante le angustie dovute al periodo bellico - ebbe grande risonanza sui quotidiani che per loro - come è stato ricordato nello spettacolo Non ce ne importa niente delle Sorelle Marinetti - avevano coniato definizioni come Le tre grazie del microfono, Il fenomeno del secolo, Le sorelle che realizzano il mistero della trinità celeste.

La loro peculiarità consisteva nel saper eccellere in tutti i generi di canzoni -- swingate, allegre, romantiche o esotiche -- e in tutti i ritmi con cui si cimentavano: fox-trot, slow, valzer, tango, rumba... Quando venne loro concesso di farlo, sfoggiarono persino un notevole estro jazzistico.

Dopo la fine dell'immane tragedia provocata dalla Seconda Guerra Mondiale, tentarono di ritrovare in Italia la popolarità di un tempo, ma invano. Con una nuova formazione si trasferirono allora in Sudamerica, dove la loro carriera, dopo il successo iniziale, si concluse in breve tempo col triste ritorno all'anonimato.

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