Max Manfredi - Via G. Byron, poeta descargar videos gratis


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Duración: 03:49
Subido: 2010/10/16

La canzone "Via G. Byron, poeta" dall'album "Le parole del gatto" del 1990.

Stavo solo brindando alla ipocondria

che mi assume per fare da punto esclamativo

a un pubblico pagante parlandone da vivo

dentro i circoli ARCI di fumo e polizia;

e adesso non ho voglia di menarlo ai deserti

vedi che piglio tutto con estrema nonchalance

di fuori sta piovendo, vedo ombrelli aperti

voi siete senza "benza",

ed io non senza chances...

Ma gli zombi, gli zombi metton su facce serie

si stanno riciclando dalle loro macerie

sembrano inossidabili, vederli fa piacere

specie quelli simpatici, che pagano da bere

ma io sono in delirium, voi siete senza meta:

ma mollatemi qui in via G. Byron, poeta.

G. Byron lo conosco, era tosto con le donne

gli han dedicato un viale con un cane lupo triste

tacchinava inglesine, veneziane e bisnonne

lui, I'orgoglio e la croce delle belle linguiste.

Byron è amico mio, perché lui era un manico

romantico, sciamanico, perché lui era un dandy;

claudicante e bellissimo e un tantino satanico

teneva in casa un teschio giusto per berci il brandy.

L'autobus che mi serve ripassa domattina

ma se cammino e sudo smisto qualche tossina

mi fan male le olive se le mischio col gin

non so se arrivo pulito fino a piazza Manin.

Non sono mezzo sbronzo,

è una sbronza completa;

ma mollatemi qui in via G. Byron, poeta.

Ero lì che pisciavo nei muri della storia

nei cespugli dell'eden, gli ultimi vespasiani

fitti di falli acidi del Genoa e del Sampdoria

e tristi come le facciate delle cattedrali;

ma sei sbucata tu da un dedalo di docce

- cuccami nel mio loden da "Ebreo errante" -

I'Olandesina smarca l'Olandese volante

poi mi hai preso di tasca il mio "Valium" in gocce...

Quei tuoi occhi da gatta svendimeli per saldo,

dammi un palo di abisso, complottiamone a caldo

ti voglio a un prezzo d'asta, in offerta speciale

piglia due e paga uno, dammi il tuo corpo di Natale;

ma io son sempre a Genova,

e tu sei sempre a dieta

mollami pure qui in via G. Byron, poeta.

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