La canzone "Il coro dei ranocchi" dall'album "Max" del 1994.
Piove calda sopra la città
sono suonato come un carillon
c'è l'Euroflora, la radioattività
c'è un vento in testa, è caldo come un phon.
Sono rotto come un luna park
che smista i sogni in piazza e li sbatte sul tir
son spaesato come un souvenir
e slabbrato come vecchie Clark.
Gi autobus non vanno, uscirò anche se
non c'è nessuno per la via,
non c'è in giro un cane, gatto o polizia
tutto è deserto come me.
Ma senti come tira nella galleria
vento di baby e di chimere
prima del tramonto t'han già tirato via
tavolo, sedia e l'ultimo bicchiere.
Se tu esistessi ti telefonerei
da una cabina che va a tocchi
e piove in grande sui cavoli miei
sulla rumenta e il coro dei ranocchi.