No Frontiere è un brano dei Litfiba; è il terzo singolo estratto, nel 1995, dall'album Spirito.
Superato l'orizzonte dello specchio
Spedizione dirottata sul non ritorno
Nel vuoto apparente fra cielo e terra
Verso le mani fonti della vita
Tra le stelle dell'orsa e del delfino
C'è gente che vive amando ciò che ha
E non odiando ciò che non avrà
Io scopro galassie col tuo profumo
Milioni di soli che danno fiori riti di pace e
No frontiere uh oh oh .. No frontiere
No frontiere uh oh oh .. No frontiere
Stessi elementi in forme differenti
Più lontano dell'orsa e del delfino
Ho visto pianeti dove non si scoppia
Molte notti dentro il cielo a fare l'amore
E copro galassie col tuo profilo
Milioni di soli che danno fiori riti di pace e
No frontiere uh oh oh .. No frontiere
No frontiere uh oh oh .. No frontiere
Milioni di soli che danno fiori riti di pace e
No frontiere uh oh oh .. No frontiere
No frontiere uh oh oh .. No frontiere
No frontiere uh oh oh
Spedizione dirottata sul non ritorno
Incontrerò il mistero della vita
No frontiere uh oh oh .. No frontiere
No frontiere uh oh oh .. No frontiere
Piero: Ci sono le frontiere che ognuno si costruisce intorno da solo, e quelle che impone il suo ambiente: valicarle significa apertura mentale, accettazione di tutto che la vita può portarti. C’è un concetto molto importante, quando la canzone dice: “C’è gente che vive amando ciò che non ha/ E noi odiando ciò che non ha”…
"Qualcuno dirà che sei diventato un reazionario, per quei versi, in cui parli di rassegnazione…"
Piero: Ma io intendo dire che bisogna accontentarsi della propria dignità, non di avere un cazzo nel culo. Voglio dire, la frustrazione nasce nella gente dal vedere in TV tutti quei tipi dall’aria felice, tutti con belle macchine, belle case, belle fighe, fa si che poi molti lavorino per tutta la vita solo per cercare di raggiungere questi miraggi, senza nessuna giustificazione spirituale, ingabbiati solo dalla materialità delle cose. Certo, mi dirai, quelli che vivono con un milione e due al mese col cazzo che si possono accontentare: e mi sembra anche giusto, che non si accontentino...Gli scontenti, quelli che fanno le manifestazioni, sono solo la punta di un iceberg. Prima o poi, a forza di scioperi, anche quei capocchioni del governo dovranno capirlo, che la gente ne ha veramente le balle piene. E’ inutile che continuino a far finta o a minimizzare. Inutile dire “un milione e mezzo sono scesi in piazza contro di noi, ma venticinque milioni ci hanno votato”, perché non significa proprio un cazzo: provassero a organizzarla loro una manifestazione filogovernativa, voglio vedere quanti coglioni gli vanno dietro, a loro e al loro biscione…
“Però gli scioperi costano molto anche a chi li fa. E allora uno fa uno sciopero però, poi ne fa un altro,poi un altro, poi se non gli danno retta comincia a dire:”Beh, adesso comincio a bruciare qualcosa, e vediamo che cazzo fate…”.
Piero: Eh si, poi arriva la disperazione. D’altra parte, se uno non viene mai preso in considerazione, cosa deve fare? E’ chiaro poi che questi tipi del governo sperano molto in un tipo di reazione di questo genere, così a quel punto danno un bel giro di vite, stato si polizia e via: Anni Di Piombo 2: La Vendetta.
Piero Pelù - voce
Ghigo Renzulli - chitarra, voce addizionale
Antonio Aiazzi - tastiere
Daniele Bagni - basso, voce addizionale
Franco Caforio - batteria
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