Claudio Baglioni - Gagarin video free download


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Duration: 05:31
Uploaded: 2007/08/06

Canzone dedicata da Claudio baglioni al cosmonauta Yuri Gagarin

Comments

8 years ago

olympia franco

« Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini. »(Jurij Gagarin 12 aprile 1961) ....nell'infinito io volo

8 years ago

olympia franco

con il piede io scansai.............e ancora adesso io volo capolavoro della canzone italiana

8 years ago

maurizio lonardi

CASPITA CHE BELLA.

8 years ago

MACYNET323

Bella CanzoneYuri Gagarin had great couragewith a sincere smile and very open.Thank you.

9 years ago

Giacomo Matera Capicciuti

e ancora adesso io volo ....

9 years ago

Maria Grazia Falsetti

baglioni le tue canzoni sono immortali uniche straordinarie, tu hai fatto un pezzo di storia :-)

9 years ago

1211elvira

correva l anno 1977, questa canzone mi ha ispirato , se un giorno avessi avuto un figlio, lo avrei chiamato yuri.. domani e il tuo comleanno, tanti auguri

9 years ago

luciano canova

capolavoro della musica italiana

10 years ago

Roselyne G

Claudio e ancora io volo con te !

10 years ago

kenparker59

EVGHENIJ EVTUSENKOSono Gagarin, il figlio della terraIo sono Gagarin.Per primo ho volato,e voi volaste dopo di me.Sono stato donatoper sempre al cielo, dalla terra,come il figlio dell'umanità.In quell 'aprilei volti delle stelle, che gelavano senza carezze,coperte di muschio e di ruggine,si riscaldaronoper le lentiggini rossigne di Smolensksalite al cielo.Ma le lentiggini sono tramontate.Quanto mi è terribilenon restare che un bronzo, che un'ombra,non poter carezzare né l'erba, né un bambino,né far scricchiolare il cancelletto d'un giardino.Da sotto la nera cicatrice del timbro postalevi sorrido iocon il sorriso ch'è volato via.Ma osservate bene cartoline e francobollie capirete subito:per l'eternitàio sono in volo.Mi applaudivano le mani dell'intera umanità.La gloria tentava di sedurmi,ma no, non c'è riuscita.Sulla terra mi sono schiantato,quella che per primo ho visto tanto piccola,e la terra non me l'ha perdonata.Ma io perdono la terra,sono figlio suo, in spirito e carne,e per i secoli promettodi continuare il mio voloal di sopra al di sopra dei bombardamenti,delle tele-radiomenzogne,che la stringono con le loro volute,al di sopra delle donnaccole che baldanzosamenteballano lo streep-teaseper i soldati nel Viet Nam,al di sopra della tonsuradel frateche vorrebbe volare, ma è imbarazzato dalla sottana,al di sopra della censurache nella sua tonacaccia, inghiottì in Spagna le ali dei poeti...C'è chiè in volonel simun vorticoso di stelle.C'è chisi dibattenella palude da se stesso voluta.Uomini, o uominiingenui spacconi,pensate: non vi fa pauraalzarvi dal Capo che porta il nome dell'uomo che avete ucciso?Vergognatevi di questo baccano da mercato!Voi siete gelosi,rapaci,vendicativi.Come potete cadere tanto in basso se volate tanto in alto?!Io sono Gagarin, figlio della Terra,figlio dell'umanità:sono russo, greco e bulgaro,australiano e finlandese.Vi incarno tutticol mio slancio verso i cieli.Il mio nome è casuale,ma io non sono stato per caso.Mentre la terra s'insozzavadi vanità e di peccato,il mio nome cambiava,ma l'anima no.Mi chiamavano Icaro.Giacqui nella polvere, nella cenere.Mi aveva spinto verso il soleil buio della terra.La cera si sciolse, spargendosi qua e la'.Caddi senza salvezza,ma un pizzico di solerimase stretto nella mia mano.Mi chiamarono servo.La rabbia mi pesava sulla schienamentre, ritmando il tempo con le mani e coi piedi,danzavano sul mio corpo.Io caddi sotto le bastonate,ma, maledicendo la servitù,mi costruii delle ali coi bastonidei miei torturatori!Ad Odessa fui Utockin.Fece uno scarto il duca,quando al di sopra dei suoi pantaloncini a pifferosi levò un cavallo volante.Sotto il nome di Nesterovgirando sopra la terra,feci innamorare la lunacol mio giro della morte.La morte fischiava sulle ali.E' una virtù disprezzarlae con Gastello imberbemi gettai in volo sul nemico.E le ali temerarieardendo come un rogo, hanno protetto,voi che foste allora ragazzi,Aldrin, Collins, Armstrong.E, sicuro della speranzache gli uomini sono un'unica famiglia,dell'equipaggio di Apolloinvisibile io ero.Mangiammo dai tubetti,avremmo brindato in viaggiocome sull'Elba,ci abbracciammo sulla Galassia.Il lavoro procedeva senza scherzi.Era in gioco la vitae con lo stivale di Armstrongio scesi sulla Luna.

10 years ago

3670nenne

probabilmente in questo brano non troverai nulla che possa essere riferito a noi, ma l'ho trovata per caso...a me da i noti brividi...e sognando mi manda in orbita... ti amo 

10 years ago

DA_vi_De

12 aprile 1961, 9:07.... nella storia

10 years ago

belbon

Refuso: creativa, non possa ricrescere. Sorry...

10 years ago

belbon

E' stato...Mi risulta che non sia ancora morto..Il fatto che la sua vena cretiva sia diminuita non vuol dire che in futuro possa ricrescere.Il solito luogo comune che , superata una certa eta', si sia "finiti".Preparatevi perchè il progresso in pochi decenni porterà "rivoluzioni" impensabili che cambieranno radicalmente il concetto di vita e della sua durata...

10 years ago

belbon

Canzone sublime; in assoluto la migliore di Baglioni. Non sono mai stato un fan dei cantautori italiani ma Baglioni l'ho rivalutato "invecchiando" e questa canzone mi evoca ricordi della fanciullezza perduta. Un inno alla libertà, all'Iperuranio, al mito del volo cosmico di un "eroe" perso troppo presto. Brano che con le sue tastiere e le chitarre rievoca i "Genesis" e ad ogni ascolto commuove quasi al pianto e provoca brividi di emozione. Di Baglioni molto belle anche "Dagli il via" e "Noi no".

11 years ago

fabio rossi

Bellissima.....

11 years ago

andre andrea

capolavoro poco conosciuto..peccato...

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